Il saggio muovendo dalla costatazione del fatto che il management, inteso come corpo di conoscenze inerenti alla gestione d’impresa, è in crisi, si pone un duplice obiettivo: da un lato, contestualizzare gli attuali approcci di management al fine di renderli coerenti con le differenti situazioni ambientali che devono fronteggiare; dall’altro, definire i contorni di un diverso modo di governare l’impresa che opera in mercati complessi. Secondo l’Autore il problema del management è che sta rimestando il fondo del barile di un’epistemologia non più adeguata ai tempi. Molti approcci manageriali che sono stati sviluppati nell’ultimo mezzo secolo, e che ancora oggi sono considerati come ricette efficaci per il successo di un’impresa, rientrano in un contesto ontologico (ordine) ed epistemologico (regole) non più coerente con la realtà del business. Accanto alla classica ontologia dell’ordine, tipica di una visione newtoniana del mondo, occorre pertanto cominciare a prendere in considerazione un’ontologia del “non-ordine”, più coerente con l’attuale complessità.